E’ la spina dorsale che regge un’intera Valle, ma è lecito pensarlo come uno schizzo d’artista che si incunea negli anfratti, fino a trovare libero sfogo tra i contorni di questa terra brulla e infine placarsi nelle acque accoglienti del Tirreno.
Il fiume Noce cambia spesso volto però identifica questa parte di Lucania e i borghi che gli gravitano intorno lo lasciano scorrere con deferenza al suo passaggio.
Il Massiccio del Sirino è la sua culla ed egli si diverte a giocare con questa grande montagna, presentandosi con salti d’acqua e cascatelle che ne identificano questo tratto aspro. Poi il suo percorso prosegue verso Lagonegro, dove il fiume si insinua tra alberi e rocce a strapiombo, impegnandosi in salti improvvisi e cascate spumeggianti. Verso Rivello, Lauria e lungo Trecchina, la sua corsa si fa più vivace e veloce, tra scorci paesaggistici incantevoli e pescatori che si cimentano nella caccia alla trota. Infine in vista di Maratea intercetta l’amicizia di altri torrenti prima di tuffarsi nel mare che fa da madre a due terre gemelle, la calabra e quella lucana.
Seguendo la rotta sicura del Noce, è possibile scoprire questi posti magnifici incastonati nella bella terra lucana.
Che aspetti? Sintonizza i tuoi sensi e seguici!
Giuseppe Petrocelli