Sulla cresta più alta del lungo promontorio che separa le valli del Sinni e del Serrapotamo, in bella posizione panoramica, sorge Chiaromonte, al centro di un’ampia chiostra montuosa. L’attuale centro fu edificato nel IX secolo d.C. dai Normanni, sulle macerie di un preesistente agglomerato urbano, le cui origini si perdono nel tempo, come testimoniato dal ritrovamento di una necropli del XI secolo a.C. In Piazza Garibaldi, centro del paese e dominata dai palazzi signorili (Palazzo Donadio e Palazzo Costanza), si trova la Chiesa Madre di San Giovanni Battista, che custodisce al suo interno una sorprendente reliquia. In un’urna lignea dorata del 1600, infatti, è conservato il corpo del Beato Giovanni da Caramola, converso cistercense del 1300. Il corpo del Beato, per una serie di circostanze uniche e irripetibili, si è conservato quasi intatto per sette secoli, giungendo fino ai giorni nostri. Lasciata Piazza Garibaldi e ci si incammina per Via Vittorio Emanuele, si raggiungono il Palazzo Vescovile, il Seminario e il Palazzo di Giura con la sua torre circolare, si attraversa Piazza Mercato, per poi salire fino sulla sommità del paese, il monte Catarozzolo, costeggiando l’antica cinta muraria. Giunti in cima è possibile ammirare un panorama fatto di monti (Pollino, Raparo) fiumi (Sinni, Serrapotamo), torrenti (Frido, Rubio e altri) e laghi (Monte Cotugno). In autunno, l’8 dicembre, gli abitanti di Chiaromonte festeggiano nelle grotte il giorno del “pirtusavutt” (la spillatura delle botti), assaggiando il vino nuovo.