Tricarico

Ricordo ancora, con emozione, quando la visitai per la prima volta. Era una giornata di primavera di tanti e tanti anni fa. Quando la vidi….Tricarico….. eterea nella sua quidditas, mi apparve d’incanto….. da lontano, molto lontano….. di una bellezza quasi commovente. Tricarico, adagiata dolcemente sul crinale di una montana, con il castello e il palazzo ducale, le case, i conventi, le torri e i campanili svettanti, protesa verso il Cielo a baciarne l’azzurrità, sembrava una Divinità dormiente, coccolata da una Natura ridente. E del resto Tricarico, già nel nome di origine greca ‘treis-charis-chora’, si presenta come ‘la città delle tre grazie’. Affascina, struggente nella sua grazia transeunte, e radiosa, nel colore arcobaleno delle sue maschere, arriva dritta al cuore con il suo sconfinato amore!!! Ma prima di addentrarmi in quel dedalo di stradine, che ad ogni passo mi avrebbe riservato, nuove e sbalorditive, soprese regalandomi delle emozioni indimenticabili, mi diressi lungo la Via delle Mattine…ed in effetti era una meravigliosa mattina….. per iniziare la mia visita proprio dal Convento di S. Maria del Carmine. Arrivai in anticipo all’appuntamento con il funzionario del comune che doveva aprirmi le porte di quel Convento …..e subito mi apparvero come le porte del Paradiso in Terra……un’esperienza quasi soprannaturale, tra i profumi di erbe e piante aromatiche, il muschio del chiostro, avvolto nel suono di un silenzio arcano, eppoi…… la visione dei sontuosi affreschi di Antonio Pietro Ferro del 1612 che, come i più bei libri d’arte, narrano di Santi, Cherubini e Divinità esaltando l’Umanità!! Tricarico, con i suoi tesori, rappresenta una testimonianza tangibile del Patrimonio Culturale Lucano. Una visita a Tricarico diventa un’occasione emblematica per comprendere appieno quanto sono ricchi di stupefacenti ‘Bellezze’ i nostri 131 borghi/presepi, che si presentano – ed è questo l’aspetto più rilevante – come modelli esemplari per trasmettere, attraverso l’Armonia dell’Arte, l’ARMONIA dei COMPORTAMENTI, l’espressione più autentica della Lucanitas che ha fatto dell’Umiltà la sua più preziosa Nobiltà.

diTomangelo Cappelli

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