Itinerario enogastronomico

Percorso del gusto

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Percorso del gusto

Presentazione

La prima parola italiana che i turisti stranieri imparano arrivando nel Sud Occidente della Basilicata è “Mangia!” E’ attraverso il cibo infatti che i lucani manifestano la cura, l’accoglienza e la gioia di incontrare persone nuove. Gustare i cibi tradizionali e ancora realizzati con procedimenti artigianali è non solo un’esperienza di gusto ma un’autentica esperienza umana!

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Maratea

Partendo dal versante orientale iniziamo dal mare e da Maratea dove avrete la possibilità di assaporare la mozzarella di Massa, contrada della Perla del Tirreno, insieme al Caciocavallo, all Pomodoro Costoluto, al Gilò, che appartiene alla famiglia delle piante solanacee (come la melanzana), utilizzato prima della completa maturazione, dal quale si ricavano ottimi sottolio, la Carruba, i Capperi sotto sale, le Alici salate e gli Aliciocculi ed il Garum, la salsa dei Romani a base di pesce.

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Trecchina

Da Maratea risaliamo verso l’interno arrivando a Trecchina, terra conosciuta per i castagneti che la circondano. Qui nel mese di ottobre si svolge una delle sagre più grandi della Valle del Noce, quella della castagna appunto, che richiama centinaia e centinaia di turisti che si potranno cimentare nei laboratori di raccolta ed elaborazione del prodotto. Quando arriverete sarete accolti dal profumo delle caldarroste se è autunno, altrimenti potrete degustare in ogni periodo dell’anno il gelato alla castagna, i panzerotti con crema di castagne, ma allo stesso tempo l’altro frutto autunnale, la noce, con cui a Trecchina si fanno i tipici “dolci a noci”, così vengono chiamati, riconoscibili dalla goccia di glassa che si mette sopra segnata al centro da un rigo di salsa all’amarena.

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Lauria

Da Trecchina si apre lo sguardo sulla Valle del Noce e possiamo recarci a Lauria, dove gustare la Gassosa Sarubbi (antica azienda a gestione familiare) di cui i laurioti sono ghiotti insieme ai biscotti a otto, taralli classici dalla caratteristica forma a numero 8 per spezzare l’appetito tra un pasto e l’altro. Per chi volesse addolcirsi invece, ci sono i biscottini, dolci secchi e grandi ricoperti di glassa bianca, gli anginetti, dolci più piccolini ricoperti da una dolce glassa di zucchero aromatizzato al limone, e i pizzetti, fatti con miele e noci, tutti dolci che vengono tradizionalmente distribuiti ai matrimoni.

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Rivello

Se capitate a Rivello in dicembre, potrete degustare il giorno di Santa Lucia, la “cuccìa”, una zuppa di legumi composta da: cicerchie”, ceci, fagioli di tre diverse qualità, farro, fave, grano, granone bianco e giallo, lenticchie e piselli, che si usa fare in grosse quantità per farla assaggiare anche alle famiglie del vicinato. In ogni altro periodo dell’anno, potrete assaggiare i ravioli della Trattoria del Pellegrino, godendovi, al contempo, uno spettacolo mozzafiato sulla vallata.

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Nemoli

A Nemoli, invece, soprattutto nel periodo di Carnevale, ma sempre durante l’inverno, è tipico fare un piatto che tradizionalmente viene dal nord Italia, la polenta con il soffritto di salsiccia e pancetta, ma che è stata importata nel piccolo comune Valnocino dai ramai, quelli che giravano per i paesi a riparare le pentole e tutti gli utensili di rame.

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Castelluccio

Andando più giù, verso il Parco Nazionale del Pollino, c’è Castelluccio, paese rinomato per la preparazione dei salumi: la soppressata castelluccese, ottenuta con tagli magri e pregiati della carne del maiale, filetto e coscia, a cui viene aggiunto il lardo tagliato finemente a punta di coltello, il tutto condito con sale e pepe nero in grani; poi c’è la salsiccia, ottenuta dai tagli rossi (spalla, pancetta e capicollo) condita con sale e peperone di Senise IGP in polvere. Gli altri salumi che potrete degustare sono la pancetta, il guanciale, il filetto ed il capicollo, tutti fatti seguendo la tradizione lucana.

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Rotonda

Da Castelluccio il tragitto per Rotonda è molto breve. La cittadina, sede del Parco del Pollino, ha due prodotti in particolare per cui è famosa: il fagiolo bianco poverello e la Melanzana Rossa, prodotti dop, entrambi particolari e genuini come la terra dove nascono. Qui troverete anche un’altra eccellenza, la Liquirizia Nerulum, che aiuta la digestione e risolleva lo spirito!

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Moliterno

Salendo un po’, più verso l’interno della regione, c’è Moliterno che da il nome ad uno dei formaggi più conosciuti sul territorio nazionale, il “Canestrato di Moliterno IGP”, dal sapore deciso, prodotto da latte di pecora al 70% e di capra per il restante 30%. Dopo 30-40 giorni di asciugatura nelle aziende di produzione, la stagionatura avviene nei Fondaci, grotte situate nel comune di Moliterno, che garantiscono le condizioni microclimatiche adatte alla stagionatura e ad ottenere un prodotto davvero eccellente.

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Sarconi

Da Moliterno la strada per Sarconi è davvero breve, lì potrete trovare e degustare varie tipologie dei fagioli di Sarconi IGP: “ciuoto” o regina, il cannellino, la panzaredda, il nasieddu, il tondino, la munachedda e altri ancora che hanno reso il territorio famoso grazie, anche qui, alla sagra che si tiene nel mese di agosto dove li potrete degustare sotto diverse forme ed elaborazioni culinarie.

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Senise

Andando un po’ più in la si arriva a Senise, tappa obbligata per chi vuole conoscere il luogo che dà origine ad uno dei prodotti lucani più conosciuti e più amati: il peperone crusco IGP. Alla fine dell’estate sarà possibile ammirare le collane disposte al sole ad essiccare sia per il paese che dalle aziende agricole che poi consentono di avere, invece, tutto l’anno un prodotto che si può degustare da solo fritto, come aperitivo o contorno, accompagnato a piatti come i cavatelli ai cruschi, pancetta e cacioricotta, oppure peperoni cruschi e baccalà, oppure quello in polvere per la preparazione degli spaghetti con soffritto di crusco o nella preparazione dei salumi che verranno poi stagionati.

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Roccanova

Dopo tutto questo ben di dio sicuramente avrete sete, allora perché non allungarsi a Roccanova per entrare in una delle cantine dove si produce il famoso Grottino di Roccanova? Vino lucano DOC conservato all’interno di grotte-cantine, cioè veri e propri cunicoli scavati nella roccia delle “tempe arenarie”, dove i livelli costanti di temperatura e umidità mantengono inalterate nel tempo le caratteristiche del vino.

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Rionero

Per gli amanti della degustazione dei vini poi è consigliabile di andare nella parte nord della nostra regione, dove si produce il vino Aglianico del Vulture. Tra i comuni di Rionero, Acerenza, Barile e Maschito, potrete trovare diverse cantine e degustare le varie tipologie di aglianico fatto da ogni azienda con dedizione e cura per un altro prodotto davvero eccellente.
Insomma è il caso di dire che in Basilicata ce n’è per tutti i gusti! Non vi resta che venire a risvegliare i vostri sensi, a rilassarvi, a prendere del tempo per voi, a trovare accoglienza, ad assaporare i frutti della nostra terra e, perché no, a portare con voi quei prodotti da regalare ai vostri amici e familiari perché eccellenti, ma che quando li avrete finiti vi faranno venire voglia di tornare ancora una volta in Lucania, terra di luce e di ospitalità.

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di Maria Martino

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