Lungo il fiume Noce

Un itinerario vario e pieno di meraviglie

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Lungo il fiume Noce

Lungo il fiume Noce

E’ la spina dorsale che regge un’intera Valle, ma è lecito pensarlo come uno schizzo d’artista che si incunea negli anfratti, fino a trovare libero sfogo tra i contorni di questa terra brulla e infine placarsi nelle acque accoglienti del Tirreno.
Il fiume Noce cambia spesso volto però identifica questa parte di Lucania e i borghi che gli gravitano intorno lo lasciano scorrere con deferenza al suo passaggio.
Il Massiccio del Sirino è la sua culla ed egli si diverte a giocare con questa grande montagna, presentandosi con salti d’acqua e cascatelle che ne identificano questo tratto aspro. Poi il suo percorso prosegue verso Lagonegro, dove il fiume si insinua tra alberi e rocce a strapiombo, impegnandosi in salti improvvisi e cascate spumeggianti. Verso Rivello, Lauria e lungo Trecchina, la sua corsa si fa più vivace e veloce, tra scorci paesaggistici incantevoli e pescatori che si cimentano nella caccia alla trota. Infine in vista di Maratea intercetta l’amicizia di altri torrenti prima di tuffarsi nel mare che fa da madre a due terre gemelle, la calabra e quella lucana.
Seguendo la rotta sicura del Noce, è possibile scoprire questi posti magnifici incastonati nella bella terra lucana.
Che aspetti? Sintonizza i tuoi sensi e seguici!

Giuseppe Petrocelli

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Lagonegro

Lagonegro ha il volto duro di un vecchio di montagna, la splendida montagna del Massiccio del Sirino che protegge il borgo dalle intemperie del tempo quasi come un nido sicuro. Ma ha anche i tratti gentili di una melodia del cantautore Mango, che qui ha trovato natali e ispirazione artistica.
La montagna è l’identità di questa comunità ed è una dei maggiori fattori a metterla in contatto col mondo: da ogni parte si arriva qui al Rifugio Italia, dove c’è il bellissimo specchio d’acqua del Lago Laudemio, per fare sci alpino o di fondo, per fare escursionismo o alpinismo. Si sale fin quassù anche per osservare una flora eccezionale o per andare a scoprire animali in via di estinzione come il lupo appenninico e il capriolo.
Ma la straordinaria varietà di paesaggi, di animali, di piante, di fiori o semplicemente di emozioni, non deve farci dimenticare la delicatezza della voce di Pino Mango che ci racconta Lagonegro con la stessa intensità: al cantautore è dedicata una mostra fotografica permanente all’interno del MonnaLisa Museum. Da visitare assolutamente.
Un itinerario ideale partirebbe dal Viadotto Serra (una delle prime opere in cemento armato del Mezzogiorno), salendo al centro storico (con le sue numerose chiese) per spostarsi infine verso il Sirino.

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Rivello

Un presepe. Una macchia urbana aggrappata su una cima agreste. O un groviglio armonico di casette, viuzze e scalinate che si snodano proprio nel cuore pulsante della Valle del Noce?
Si possono utilizzare tante parole per definire Rivello, ma nessuna probabilmente riesce con esattezza a descrivere l’irriducibile fascino di questo borgo che è senza dubbio uno degli scrigni più preziosi dell’area Sud lucana: con il suo essere adagiato lassù, su uno degli innumerevoli saliscendi della valle, offre l’esatta rappresentazione di ciò che significa panorama mozzafiato.
Rivello è immaginazione, ma anche storia con i suoi nobili palazzi e soprattutto con le sue tante chiese.
Ci sono tre cose da fare in una visita alla scoperta del paese valnocino: la prima è quella di assaggiare la famosa “sopersata” locale, poi imparare a conoscere l’antica tradizione del rame, visitando le ultime botteghe dei maestri artigiani. E infine non può mancare un giro presso la Mostra Archeologica allestita nel Convento di Sant’Antonio con relativi scavi a Serra Città.
Un itinerario interessante potrebbe essere quello che parte dalla Madonna del Sovereto, passa per il Centro Storico, per la Chiesa di San Nicola e va al Belvedere Motta. Inoltre si possono fare passeggiate nelle acque del Torrente Bitonto, seguendo un percorso attrezzato.

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Nemoli

Nemoli è una fiammata di calda umanità dentro un polmone naturale che accoglie in sé tutte le sfumature del verde. Il centro di questo piccolo borgo situato nel cuore della Valle del Noce è caratterizzato da un dedalo di vicoli e stradine davvero suggestivi e per di più nel tragitto puoi imbatterti in particolari opere architettoniche come il settecentesco Palazzo Filizzola o come il Monumento ai Caduti.
Una delle attrattive della zona è di certo il Lago Sirino, conca d’acqua dalle origini preistoriche e luogo ideale per dedicarsi a piacevoli passeggiate immersi nel verde. Proprio qui va in scena, d’estate, l’evento-spettacolo “La Signora del Lago”, che narra alcune delle vicende più importanti di questo territorio.
Tre cose in particolare segnano l’identità del luogo: la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove è conservata una statua della Madonna il cui ritrovamento è legato ad una famosa leggenda del posto (quella della Pastorella); il “Fuoco di Natale” che si accende in piazza Umberto I la sera della Vigilia e resta acceso fino all’Epifania; la “Sagra della Polenta” nel periodo di Carnevale (precisamente, il “Martedì Grasso”).

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Lauria

Lauria è un brivido che rimane in gola, una melodia che svanisce sul più bello, una lacrima di dolore che scivola in una risata di gioia.
Lauria è un porto senza mare, una stazione senza treni, un ricordo senza memoria.
Lauria è scoprire le emozioni del Monte Sirino, perdersi nel verde del Piano Malerba oppure sostare in un luogo incantevole come Lago della Rotonda.
Lauria è guardare la città dai ruderi del Castello e immaginare la vita medievale ai tempi dell’Ammiraglio Ruggiero.
Ci sono tante Lauria, tante quanto i suoi monumenti, i suoi Palazzi e soprattutto le sue chiese: il Santuario della Madonna dell’Armo, la Chiesa di San Giacomo Apostolo e quella dedicata a San Nicola di Bari.
Lauria si rispecchia nella figura del suo Protettore, il Beato Domenico Lentini, la cui vita e il cui pensiero il visitatore potrà incontrare lungo le stradine del rione Cafaro, il quartiere più antico della città.
Lauria è anche tradizione, innanzitutto a tavola, con una molteplicità di prodotti squisiti: sfido chiunque a restare indifferenti dopo aver degustato i nostri “biscotti a otto”, “viscuttini”, “pizzetti” e “anginetti”!
Lauria ha un forte sentimento popolare, espresso in particolare durante le feste religiose: la Festa Patronale in onore del Beato Lentini, la Festa di San Nicola, quella di San Giacomo e la Festività della Madonna Assunta.

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Trecchina

Se i paesi potessero parlare, Trecchina sarebbe una voce timida capace però di crescere di intensità man mano che ci entri in confidenza. Affusolato su uno dei numerosi colli della Valle del Noce e incastonato tra montagne ricoperte da rigogliosi boschi, il borgo di Trecchina respira l’aria frizzantina dell’altura mentre si volta a guardare ciò che ha intorno: da un lato, una vera e propria terrazza naturale che è Maratea, dall’altro l’armonia aspra della vallata il cui disegno cambia ogni volta davanti agli occhi.
Trecchina significa essenzialmente tre cose: pane, castagne e il verde. Molto suggestive sono le passeggiate lungo i boschi di castagni, che circondano l’intero paese. La castagna è infatti la “regina” di Trecchina: a lei è dedicata ad esempio una Sagra che richiama turisti da ogni dove. Poi c’è il cosiddetto “pane di Trecchina”, la cui particolarità è quella di conservarsi morbido anche per più di una settimana.
Un itinerario ideale per entrare nel cuore di questo luogo particolare è quello che parte dalla Chiesa Madre (un capolavoro d’arte), arriva nella piazza del Popolo (magari per assaporare un gelato alla castagna), poi via verso il centro storico (dove c’è il Castello), fino al punto panoramico del Belvedere Jardino.

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Maratea

Hai mai fatto il bagno dentro un mare turchese e cristallino incastonato in un’insenatura accarezzata da vegetazione mediterranea? Hai mai passeggiato su una spiaggia di sabbia così scura da entrare nella classifica delle rive più strane al mondo? Hai mai provato a fare escursioni subacquee immerso nel fondale marino che costeggia la spiaggia più bella d’Italia? Ti sei mai addentrato in Grotte da brividi che risalgono ai primi uomini sulla Terra e che nascondono anche alcuni misteri? Ti piacerebbe prendere un aperitivo affacciato sul molo cullato dalla luce fioca del tramonto? E che ne dici di perderti in un’atmosfera mistica lungo un percorso segnato dalla visita di ben 44 chiese? E se proprio sei alla vigilia di un passo decisivo della tua vita, ti piacerebbe dire “sì” alla tua amata sotto le ali protettive della Statua del Cristo Redentore?
Se non hai mai fatto queste esperienze, allora è il caso che tu venga a scoprire Maratea, un luogo che non ha eguali, dove natura, cultura, gusto e benessere ti accompagneranno sempre. Con eleganza, stile e sobrietà. Maratea conviene, perché è un sussulto dell’anima.

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